Ritratto di Dorothee Sölle (Marcel Kaufmann, Comundo)
"Dio non ha altre mani che le nostre" (Dorothee Sölle)
Teologa mistica e radicale
Teologa evangelica, attiva in politica, prese posizione contro la guerra nel Vietnam, la corsa agli armamenti e le ingiustizie in atto nei paesi del Sud.
Nel 1968 diede vita al “Politisches Nachtgebet” a Colonia, un appuntamento che affrontava temi, allora attuali, come il terrorismo, la politica federale tedesca, la solidarietà col Sudamerica.
Dorothee Sölle nacque a Colonia, in una famiglia della borghesia liberale che guardava al cristianesimo con un certo distacco.
Si avvicinò alla teologia chiedendosi come mai gli ambienti da cui proveniva non si fossero opposti al nazismo e perché fosse potuto accadere Auschwitz. Da quel confronto nacque in lei la convinzione che Dio non è onnipotente, ma piuttosto soffre, impotente, accanto all’umanità.
La carriera universitaria le venne negata, in Germania, a causa delle sue posizioni politiche. Fu condannata per la sua partecipazione alle proteste contro i siti missilistici della NATO a Mutlangen, e contro i depositi americani di gas tossici a Fischbach. Dal 1972 al 1987 fu docente di teologia allo Union Theological Seminary di New York.
Per Dorothee Sölle, fede e politica, pregare e agire erano inscindibili.