Ritratto di Jane Grey, Streatham Portrait Montacute House
"Una donna il cui esempio è degno di essere ricordato per sempre" (Giovanni Calvino)
La regina dei nove giorni
Il successore di Enrico VIII sul trono d’Inghilterra, Edoardo VI, fu un deciso fautore della Riforma nella Chiesa d'Inghilterra.
Ammalatosi gravemente, prima di morire rielaborò le "disposizioni per la successione" per impedire che la sorellastra Maria, cattolica intransigente, possibile aspirante al trono, diventasse regina e annullasse le politiche della Riforma.
Edoardo VI stabilì che a succedergli fosse Jane Grey, nipote di Maria Tudor, sorella preferita di Enrico VIII.
Il 9 luglio 1553 re Edoardo morì. Jane, allora sedicenne, di fede protestante, in stretto contatto epistolare con i Riformatori Heinrich Bullinger, a Zurigo, e Martin Bucer, a Strasburgo, fu proclamata regina.
Maria si rifiutò tuttavia di riconoscere il cambio di successione deciso da Edoardo e reclamò il suo diritto alla corona.
Il parlamento e l’esercito si schierarono con Maria: nove giorni dopo l’incoronazione, Jane fu destituita.
La regina Maria abbandonò le riforme ecclesiastiche attuate da Edoardo e fece imprigionare Jane. Processata e riconosciuta colpevole di alto tradimento, Jane Grey fu condannata a morte e decapitata, insieme al marito, il 12 febbraio 1554.