François Clouet (1570), Ritratto di Jeanne d'Albret, Bibliothèque Nationale de France
"Dio mi ha dato il governo di questo Paese perché lo governi secondo il Suo Vangelo e insegni le Sue leggi. Mi affido a Dio" (Jeanne d’Albret)
Regina di Navarra e madre di Enrico IV
Figlia di Enrico II d’Albret, re di Navarra, e di Margherita d’Angoulême, sorella di Francesco I di Francia. Sposò Antoine de Bourbon, da cui ebbe Enrico di Navarra, il futuro re Enrico IV di Francia.
Quando il padre di Jeanne morì, lei e Antoine furono incoronati re e regina di Navarra. Avvicinatasi alla fede evangelica, nel 1560 ruppe gli indugi: il giorno di Natale partecipò alla Cena del Signore e si dichiarò protestante. Da quel momento, francesi, spagnoli e il papa cercarono con ogni mezzo di eliminarla.
Antoine de Bourbon, rimasto cattolico, morì in guerra due anni dopo. Jeanne fece tradurre in basco il catechismo di Calvino e il Nuovo Testamento.
Allo scoppio della guerra tra protestanti e cattolici, nel 1568, si rifugiò nella roccaforte di La Rochelle. Terminato il conflitto, si preparò, carica di cupi presentimenti, al passo successivo: il matrimonio, che doveva suggellare la pace, tra suo figlio Enrico e la figlia di Caterina de' Medici. Jeanne, recatasi a Parigi per i preparativi, si ammalò e pochi giorni dopo morì, il 9 giugno 1572. Due mesi più tardi, la strage della notte di San Bartolomeo mostrò che i suoi timori erano fondati.