Jean Clouet, Ritrattodi Margherita d'Angoulême, 1527, Liverpool Walker Art Gallery
"Nessuno ha mai amato perfettamente Dio che non abbia amato perfettamente qualcuna delle sue creature in questo mondo" (Margherita d’Angoulême)
Madre di Jeanne d’Albret, regina protestante di Navarra
Sorella di Francesco I di Francia, all’età di dieci anni Margherita d'Angoulême venne offerta in sposa al Principe del Galles, il futuro Enrico VIII. Il fallimento di quel progetto matrimoniale contribuì senza dubbio a prolungarle l’esistenza. Sposò in seconde nozze Enrico d’Albret, re di Navarra.
Quando salì al trono di Francia, Francesco I permise alla sorella di proteggere poeti, umanisti e quella parte del clero che desiderava una riforma religiosa. Influenzata da teologi come Clement Marot e Jacques Lefèvre d'Étaples, traduttore della Bibbia in francese, Margherita pubblicò nel 1531 un poema spirituale intitolato “Miroir de l'âme pécheresse” (“Specchio dell'anima peccatrice”). Tradotto in inglese, quel testo contribuì alla diffusione del pensiero protestante in Inghilterra.
Margherita mantenne una stretta corrispondenza, tra gli altri, con Marie Dentière, circoli riformisti inglesi e i Riformatori Giovanni Calvino e Filippo Melantone. Fu amareggiata dalla decisione del fratello di adottare una politica repressiva nei confronti degli evangelici e dalla delusione per non essere riuscita a evitare la rottura tra cattolici e protestanti che portò alle guerre di religione.