Testa di una donna delle Cevennes, Jeanne Lombard (1907), Musée du Désert
"Quasi tutte siamo in pessime condizioni di salute. In nome della misericordia divina, farete tutto il possibile per salvarci dal nostro terribile sepolcro?" (Marie Durand)
Prigioniera nella Torre di Costanza
Nel 1685 il re francese Luigi XIV revocò l’Editto di Nantes, che dal 1598 garantiva agli ugonotti la libertà di culto, e vietò ogni manifestazione pubblica protestante. I pastori evangelici furono espulsi: chi disobbediva era arrestato e messo a morte.
A Bouchet-de-Pranles, nel sudest della Francia, la famiglia Durand non si piegò. Sulla testa del figlio Pierre, pastore evangelico, venne posta una taglia. Non riuscendo a catturarlo, le autorità fecero pressione sulla famiglia.
Dapprima fu arrestato il padre, Etienne. Poi fu la volta di Marie, arrestata nel 1730. Aveva diciannove anni e si era appena sposata. Venne rinchiusa nella Torre di Costanza, ad Aigues-Mortes, un carcere destinato alle donne che non si sottomettevano alla fede cattolica.
Nella Torre le condizioni di vita erano durissime. Marie resistette per trentotto anni, anche dopo che il fratello Pierre fu arrestato e impiccato. Sulla bocca del pozzo, al centro dello stanzone in cui le donne erano rinchiuse, incise una semplice esortazione: "Resister".
Nel 1768 fu liberata e tornò a Bouchet-de-Pranles. Marie trascorse gli ultimi anni della sua esistenza in miseria, dimenticata da tutti.
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