Skip to main content

Olimpia Morata (1526-1555)

Ritratto di Olimpia Morata, Università di Heidelberg

"Che cos'è l'uomo se non un'ombra fuggevole, una foglia trasportata dal vento, un fiore che avvizzisce, un fumo che si dissolve?" (Olimpia Morata)

Una teologa tra Italia e Germania

Nata a Ferrara nel 1526, entrò alla corte estense come damigella al servizio delle figlie di Ercole II e di Renata di Francia. Presso la scuola femminile promossa dalla duchessa, studiò grammatica, retorica, geografia, le lingue classiche, e approfondì la conoscenza della Bibbia.

La corte di Ferrara costituiva, in quegli anni, una cellula protestante in cui si leggeva e commentava la Bibbia, il Nuovo Testamento tradotto da Antonio Brucioli, e in cui si celebravano i riti alla maniera riformata.

Ma il clima cambiò: il riavvicinamento degli Este alla Chiesa cattolica, il declino dell’influenza di Renata di Francia a corte, la crescente intolleranza religiosa, culminata con l’impiccagione del fornaio evangelico Fanino Fanini, nell’agosto 1550, spinsero Olimpia a lasciare l’Italia. Insieme al marito, il medico tedesco Andreas Grunthler, partì alla volta della Germania.

Olimpia continuò i suoi studi di teologia e mantenne rapporti epistolari sia con gli affetti rimasti in Italia sia con alcuni teologi protestanti, come Mattia Flacio Illirico, Pier Paolo Vergerio e Filippo Melantone. Morì, il 26 ottobre 1555, probabilmente a causa della tubercolosi.

Per approfondire:

Enciclopedia delle donne
Olimpia Fulvia Morata

Università Heidelberg
Olympia Morata

Not Just Wives and Mothers
Olympia Morata