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50 anni Centro evangelico Sondrio

"Un luogo d'incontro, aperto, di dialogo e confronto, dove costruire ponti che superano le frontiere geografiche e confessionali", così è stato descritto il Centro Evangelico di Cultura (CEC) in occasione dell'evento commemorativo per il 50esimo anniversario di fondazione. Nella sede del CEC, in Via Malta 16, a Sondrio, sabato 24 febbraio un folto pubblico ha seguito la relazione dello storico Daniele Papacella, il quale ha tratteggiato le tappe principali della presenza protestante in Valtellina, dalla metà del Cinquecento ad oggi, concentrando la sua attenzione sulla vicenda del CEC. Nato sull'onda del clima di apertura seguita al Concilio Vaticano II, attento ad affrontare i temi sociali, religiosi ed etici più scottanti, il Centro Evangelico di Cultura di Sondrio ha ospitato teologi, storici, giornalisti, esponenti protestanti, cattolici, musulmani, ebrei ed ha aperto le sue porte a numerosi gruppi e movimenti che nel territorio valtellinese faticavano a trovare una sede. Il motto del CEC, fin dagli inizi, è stato una parola dalla prima lettera dell'apostolo Paolo ai Tessalonicesi: "Esaminate ogni cosa, e ritenete il bene". Un motto al quale il CEC è rimasto fedele fino a oggi per una presenza, nel capoluogo valtellinese, che i numerosi ospiti intervenuti hanno auspicato possa continuare ancora a lungo.
Nel pomeriggio, il programma commemorativo è proseguito presso l'Albergo della Posta, a Sondrio, per un dibattito sul presente e il futuro delle chiese cristiane. Vedi, a questo proposito, l'articolo pubblicato da Riforma, settimanale delle chiese valdesi e metodiste in Italia.

Foto di copertina: il logo del Centro Evangelico di Cultura e il teologo valdese Paolo Ricca, il quale inaugurò il CEC, nel febbraio del 1974