Fabbricazione di candele di cera e di corone d’Avvento a partire da materiali naturali, una buvette sempre in funzione, con dolci e bevande, e tanta buona volontà da parte di chi ha organizzato il bazar. Una ricetta semplice che ha richiamato molte persone, di ogni età, nei locali della comunità evangelica di Brusio.
“Venerdì sera l’afflusso è stato buono: parecchi bambini, famiglie, qualche persona più anziana” dice Elena De Monti, coordinatrice del Gruppo attività della comunità evangelica, “ma il boom è arrivato nella giornata di sabato. Francamente, a tratti non sapevamo più dove mettere tutta la gente”.
A farla da padrone, ovviamente i più piccoli, indaffaratissimi con la fabbricazione delle candele. Ma affollati anche i tavoli su cui sono state realizzate, sotto la guida di Michela Crameri, grandi e piccole corone d’Avvento.
Un successo che ripaga per l’impegno profuso nei preparativi. “Anche il ricavato è piuttosto elevato”, dice ancora Elena De Monti. “Ancora non abbiamo tirato tutte le somme, ma siamo oltre i 1500 franchi. Andrà tutto a sostenere il Centro Oaza, di Rovigno, in Croazia, che aiuta famiglie in difficoltà e bambini, soprattutto orfani. Inoltre sosteniamo”, conclude, “anche il Progetto La Brique, in Burkina Faso, che si occupa di educazione e formazione di bambini e giovani”. Due realtà umanitarie che le chiese riformate della Valposchiavo conoscono bene e sostengono da anni.
Tra una settimana si replica a Poschiavo, dove i preparativi per il Bazar 2025 della chiesa riformata “sono a buon punto”, come conferma Laura Costa-Compagnoni, coordinatrice del gruppo di volontari. Anche lei era a Brusio, "perché le due comunità della Valposchiavo si aiutano a vicenda, soprattutto quando si tratta di organizzare i bazar".