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Riformati Valposchiavo a spasso in Engadina

Arte, natura, scienza e chiese nel programma dell'uscita di due giorni in Engadina.
Venti persone sono partite, sabato mattina, 25 ottobre, alla volta di Pontresina. Prima tappa, la chiesa dedicata a Maria Maddalena. Una visita guidata ha permesso di approfondire la storia e il significato degli straordinari affreschi risalenti a un periodo compreso tra il 13. e il 15. secolo. Sulle pareti sono visibili due cicli distinti: quello del racconto della vita di Gesù e quello che ripercorre la leggenda medievale di Maria Maddalena. A questi si aggiunge una splendida raffigurazione del giudizio universale.

Nel pomeriggio, visita delle due chiese che si ergono sulla collina che sovrasta Zernez: la "baselgia gronda", costruita nel 1609 da Rudolf Von Planta, e la cappella dedicata a san Sebastiano. Entrambe sono luogo di culto riformato. La prima, espressione della potenza e dell'influsso politico dei Planta in Engadina e nel Grigioni, la seconda, più antica, contenente alcuni affreschi tra cui una notevole "donna vestita di sole, con la luna sotto i piedi" (Apocalisse 12,1) qui rappresentata come Maria con Gesù in braccio.

Prima di cena, un'ultima visita, al Centro visitatori del Parco nazionale. Dopo tanta architettura, storia, arte e pittura, un tuffo nel mondo della natura, dello studio della fauna e della flora, dei cambiamenti climatici, dei fenomeni atmosferici. E della storia della nascita del Parco Nazionale svizzero.

La seconda giornata, domenica 26 ottobre, è iniziata con la partecipazione al culto, in lingua romancia, nella chiesa riformata di Susch. Qui si svolse, nel 1537, una disputa religiosa che sancì il passaggio dell'Engadina Bassa alla Riforma protestante.

L'uscita comunitaria in Engadina Bassa si è conclusa con la visita del Muzeum Susch, un'eccezionale galleria d'arte che comprende alcuni edifici del nucleo antico del villaggio, perfettamente restaurati, e una parte sotterranea, realizzata scavando nella roccia. Accanto alla mostra permanente, il Muzeum ospita regolarmente esposizioni temporanee di opere realizzate da artiste: una scelta voluta per promuovere e dare visibilità al lavoro di pittrici e scultrici.

E già si guarda avanti: dal 14 al 17 maggio 2026, Riformati Valposchiavo organizza un'uscita a Ravenna, alla scoperta degli straordinari mosaici bizantini (e ci sarà un programma speciale anche per famiglie con bambini).