Mi chiamo Raffaele Cabassi, ho 15 anni, e sono stato battezzato il 10 maggio 2009, a Poschiavo, dal pastore Antonio Di Passa.
Ho conosciuto la chiesa grazie ai culti e alla scuola domenicale e poi anche grazie alla lezione di religione a scuola.
Conosco la chiesa dall'età di cinque anni. Una delle uniche cose che ricordo con precisione è che da lì in poi, ogni anno, ho sempre partecipato al culto della Vigilia di Natale.
I primi a parlarmi di Dio e della fede sono stati i maestri di religione, a scuola. Avevo già sentito quei termini, ma non ne capivo il senso. Solo a scuola ho cominciato a comprendere quello che avevano da dire.
Non sono stato molte volte a scuola domenicale, ma mi ricordo che le volte che ci sono stato mi sono divertito molto e ho anche imparato qualcosa dalle storie della Bibbia che venivano raccontate.
Dell'ora di religione a scuola non ricordo molto dei primi anni, ma mi ricordo che negli anni della quinta e sesta le lezioni passavano in un lampo e non mi pesavano per niente. Anzi, mi piaceva andare a religione. I miei insegnanti sono stati: le maestre Luciana, Corina e Brigitte, mentre alle superiori il maestro è stato Paolo.
Negli anni di frequenza dell’ora di religione ho imparato moltissime storie della Bibbia, che tra l'altro non mi annoiavano per niente. Mi piaceva molto la diversità fra le varie storie, ciò che le rendeva interessanti.
Dalla chiesa non mi aspetto niente, perché penso che sia già molto corretta e che vada bene com'è. La chiesa dovrebbe tramandare la parola di Dio e insegnare alla gente la correttezza e l'onestà nella vita, cosa che, secondo me, la chiesa di Poschiavo fa molto bene.
Dio per me è una figura che mi ha accompagnato in tutti questi anni di scuola e che continuerà a farlo in futuro, lungo il mio viaggio della vita. La mia domanda a Dio è questa: che cosa è veramente opportuno fare nella vita?
Non vedo il mio futuro, vedo piuttosto le possibilità che il presente mi offre per costruirmelo al meglio. Spero di fare le scelte giuste, e so che con l'impegno posso raggiungere il futuro che spero di vedere.
Vai ai ritratti di Emma Dorsa, Elia Dorsa e Bettina Misani