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Confermazione

Bettina Misani

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Sono Bettina Misani, ho 15 anni e sono stata battezzata a Brusio, dalla pastora Katharina Kindler, il 17 agosto 2008.
Ho conosciuto la chiesa, già da piccola, andando con i miei genitori. Mi hanno parlato di Dio e della fede nelle ore di scuola domenicale e nelle lezioni di religione. A scuola domenicale, oltre a leggerci pezzi della Bibbia, facevamo i disegni per il 24 dicembre, alla festa dell'alberino.
A religione ho avuto molti insegnanti: Luciana Nussio, Corina Crüzer, Marcello de Monti e Sandra Pedrussio. Durante le ore di religione parlavamo della Bibbia.
Dalla chiesa mi aspetto di poterci sempre entrare e riflettere. La chiesa a mio parere dovrebbe invogliare i giovani a partecipare, ma mai costringendoli.
Dio per me è un punto di riferimento che c'è sempre.
Nel mio futuro mi vedo sicuramente a lavorare con i cavalli, ma anche con altri animali. Magari sarò a capo di una mia azienda agricola, ma sicuramente qui in Valposchiavo.

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Chi è Dio per te?

I giovani che si preparano alla confermazione, in Valposchiavo, hanno intervistato Luca Compagnoni, presidente della chiesa riformata di Poschiavo, Monica Jochum, economa, Pietro Misani, economo della chiesa riformata di Brusio, e Ruth Pola, verbalista. In che cosa consiste il loro lavoro a favore della chiesa, quale è la motivazione alla base della loro attività, perché fanno parte della chiesa, o ancora chi è Dio per loro? Sono alcune delle domande poste durante le interviste. I testi, redatti dai giovani, saranno pubblicati prossimamente, sul sito Riformati-Valposchiavo.

Confermandi valposchiavini visitano Tirano

Sabato 28 ottobre, le due ragazze e i due ragazzi che si preparano alla confermazione, accompagnati dal pastore, si sono recati a Tirano. Un percorso, nella città vecchia, ha permesso di ripercorrere alcuni episodi legati al cosiddetto "sacro macello", la strage di protestanti compiuta nel 1620, un triste capitolo della storia cristiana della nostra regione. Sono stati ricordati anche quei cattolici che si opposero al massacro e per questo rischiarono la propria vita. Durante il giro, terminato di fronte alla rovina del Castello di Tirano, abbiamo visitato anche il Palazzo Salis.
Nel pomeriggio, visita alla chiesetta di santa Perpetua (lo sapevate che Perpetua era una cristiana tunisina, dunque africana, uccisa durante le persecuzioni del 2. secolo?). E per finire, incontro con don Battista Rinaldi, nella Basilica della Madonna, per conoscere la storia di quel santuario e infine salita sul campanile, da cui si gode una splendida vista su Tirano.

Elia Dorsa

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Sono Elia Dorsa, ho 15 anni e sono stato battezzato il 29 marzo 2015, all'età di 7 anni, nella chiesa di Brusio, dal pastore Antonio Di Passa. Sono stato battezzato lo stesso giorno in cui mio fratello ha fatto la confermazione. Grazie a questo mi ricordo ancora quel giorno.
Ho conosciuto la chiesa grazie alle lezioni di religione e ai miei genitori, che mi hanno insegnato cos'è Dio e la fede. A volte ho frequentato la scuola domenicale e mi ricordo che si imparavano cose sulla religione divertendosi.
Quando ho iniziato ad andare a scuola i miei insegnanti di religione erano: Luciana Nussio, Corina Crüzer, Marcello de Monti, Sandra Pedrussio e Paolo Tognina. Nelle lezioni di religione ho imparato molte cose della Bibbia, preghiere, e molte cose interessanti.
La chiesa per me è un posto che va rispettato. La chiesa regala pace e preghiera. Qui ci si sente molto vicini a Dio che, secondo me, è una persona come tutti noi.
Mi sono sempre chiesto come Dio abbia potuto dare vita a questo magnifico mondo.
Nel futuro mi aspetto di vivere a contatto con le montagne e con la natura. Stando in questo ambiente mi sento molto a mio agio. Per questo ho deciso di diventare falegname: così sarò sempre a contatto con un materiale che ci dona la natura.

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Emma Dorsa

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Mi chiamo Emma Dorsa, ho 15 anni e sono stata battezzata nell’agosto del 2009, a Selva, dal pastore Antonio Di Passa.
Ho conosciuto la chiesa grazie ai miei genitori che fin da piccola mi ci hanno portato. Mi hanno parlato di Dio e della fede durante le lezioni di religione a scuola domenicale. A scuola domenicale oltre a leggere racconti della Bibbia facevamo dei disegni.
I maestri di religione sono stati: Luciana Nussio, Corina Crüzer, Marcello De Monti, Sandra Pedrussio e il pastore Paolo Tognina.
Durante le lezioni a scuola leggevamo la Bibbia e compilavamo delle schede.
Dalla chiesa mi aspetto di poter sempre entrare per pregare e riflettere. La chiesa per molti potrebbe sembrare "noiosa", quindi secondo me dovrebbe fare più cose per attirare i giovani, ma senza costringerli.
Dio per me è un punto di riferimento, c’è sempre, se voglio parlare e sfogarmi.
Nel mio futuro mi vedo lavorare in un caseificio, a fare formaggio. Però non so ancora dove andrò a lavorare.

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Giovani valposchiavini a Milano

Una visita al Memoriale della Shoah, conosciuto anche come "Binario 21", una visita al Duomo e un giro della città a bordo del Tram numero 2 fino ai Navigli: questi gli ingredienti di una giornata trascorsa a Milano, sabato 11 novembre, dalle ragazze e dai ragazzi valposchiavini che si preparano alla confermazione.
Forti le impressioni alla vista dei carri bestiame, nella penombra del sotterraneo della stazione centrale, su cui furono caricati i deportati ebrei destinati ai campi di sterminio; incisive le spiegazioni della guida che ha accompagnato il nostro gruppo; toccanti le testimonianze filmate di Nedo Fiano e Liliana Segre ascoltate nel Memoriale.
Nel Duomo, abbiamo ammirato le altissime colonne e le imponenti navate, la meridiana con i segni zodiacali, i "quadroni" che descrivono la vita di Carlo Borromeo, le vetrate colorate, la perfetta descrizione anatomica della statua di san Bartolomeo "scorticato". E in una limpida giornata di sole, splendida vista sulla città dal tetto del Duomo.
Per concludere l'uscita milanese, un giro sul Tram numero 2, fino a Piazza Genova, per ammirare i Navigli.

 

KonfCup 2023 a Samedan

Sabato 25 novembre, a Samedan, è andata in scena l'edizione 2023 della KonfCup, un torneo di unihockey aperto a squadre di preparandi e confermandi delle chiese riformate appartenenti alla regione ecclesiastica Bernina-Maloja. Le quattro squadre iscritte al torneo si sono date battaglia durante l'intera giornata. A risultare vincitrice, al termine di due impegnativi gironi, la squadra di Zuoz che ha dominato, nella finale per il primo e secondo posto, la compagine di casa, ovvero il Samedan.
Grande entusiasmo, impegno, voglia di divertirsi hanno caratterizzato l'intero torneo che negli ultimi due anni non era stato disputato a causa dell'epidemia di Covid. L'edizione 2024 si terrà a Zuoz, in quanto il vincitore della KonfCup è chiamato a organizzare l'edizione dell'anno successivo.
Anche la Valposchiavo ha messo in campo un team molto motivato e competitivo, al quale è tuttavia mancato un pizzico di fortuna per poter raggiungere la finale maggiore. In quella minore, disputata contro il team proveniente dalla Bregaglia, i valposchiavini hanno riportato una netta vittoria.
Assenti al torneo le squadre di Celerina/Pontresina, di Bevers e di Silvaplana/Sils/St.Moritz... si spera che la prossima edizione della KonfCup veda scendere in pista un numero maggiore di giovani dell'Engadina Alta.

Quattro giovani confermati a Brusio

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Domenica 24 marzo, nella chiesa riformata di Brusio, quattro giovani sono stati festosamente accolti nella comunità: Raffaele Cabassi, Elia Dorsa, Emma Dorsa e Bettina Misani. Le famiglie, i padrini e le madrine, le comunità di Poschiavo e di Brusio, amici e conoscenti si sono stretti intorno a loro. Durante il culto abbiamo riflettuto sui distacchi, inevitabili, che caratterizzano la nostra vita, e sulle opportunità di crescita che essi portano con sé. E sul tema dell'umiltà che Gesù ci insegna: umiltà come virtù cristiana, che ci permette di non prenderci troppo sul serio (pur amandoci e avendo cura di noi stessi); di non avere fretta di giudicare; e di ridere di cuore, apprezzando la vita nostra e degli altri.

Raffaele Cabassi

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Mi chiamo Raffaele Cabassi, ho 15 anni, e sono stato battezzato il 10 maggio 2009, a Poschiavo, dal pastore Antonio Di Passa.
Ho conosciuto la chiesa grazie ai culti e alla scuola domenicale e poi anche grazie alla lezione di religione a scuola.
Conosco la chiesa dall'età di cinque anni. Una delle uniche cose che ricordo con precisione è che da lì in poi, ogni anno, ho sempre partecipato al culto della Vigilia di Natale.
I primi a parlarmi di Dio e della fede sono stati i maestri di religione, a scuola. Avevo già sentito quei termini, ma non ne capivo il senso. Solo a scuola ho cominciato a comprendere quello che avevano da dire.
Non sono stato molte volte a scuola domenicale, ma mi ricordo che le volte che ci sono stato mi sono divertito molto e ho anche imparato qualcosa dalle storie della Bibbia che venivano raccontate.
Dell'ora di religione a scuola non ricordo molto dei primi anni, ma mi ricordo che negli anni della quinta e sesta le lezioni passavano in un lampo e non mi pesavano per niente. Anzi, mi piaceva andare a religione. I miei insegnanti sono stati: le maestre Luciana, Corina e Brigitte, mentre alle superiori il maestro è stato Paolo.
Negli anni di frequenza dell’ora di religione ho imparato moltissime storie della Bibbia, che tra l'altro non mi annoiavano per niente. Mi piaceva molto la diversità fra le varie storie, ciò che le rendeva interessanti.
Dalla chiesa non mi aspetto niente, perché penso che sia già molto corretta e che vada bene com'è. La chiesa dovrebbe tramandare la parola di Dio e insegnare alla gente la correttezza e l'onestà nella vita, cosa che, secondo me, la chiesa di Poschiavo fa molto bene.
Dio per me è una figura che mi ha accompagnato in tutti questi anni di scuola e che continuerà a farlo in futuro, lungo il mio viaggio della vita. La mia domanda a Dio è questa: che cosa è veramente opportuno fare nella vita?
Non vedo il mio futuro, vedo piuttosto le possibilità che il presente mi offre per costruirmelo al meglio. Spero di fare le scelte giuste, e so che con l'impegno posso raggiungere il futuro che spero di vedere.

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Riformati valposchiavini a Venezia

L'annuale viaggio delle ragazze e dei ragazzi che si preparano alla confermazione si è trasformato in una gita comunitaria di cinque giorni a Venezia. Trenta persone, tra giovani, famiglie e genitori, hanno partecipato, tra il 9 e il 13 ottobre, a una piacevole escursione alla scoperta delle bellezze della città lagunare. Dalla Basilica di San Marco al Ghetto ebraico, dai capolavori della Galleria dell'Accademia all'atmosfera incantata di Burano, i riformati valposchiavini hanno trascorso giornate intense, allegre, comunitarie.