Scrisse, nel 1850, il romanzo “Uncle Tom’s Cabin” (“La capanna dello zio Tom”), un’opera che metteva in luce i mali della schiavitù. Il libro sollevò infinite polemiche nel Sud degli Stati Uniti, dove lo schiavismo era fortemente ancorato. L'opera di Harriet Beecher-Stowe vendette, nel primo anno dopo la pubblicazione, oltre 300.000 copie negli Stati Uniti.