Quattro giovani - tre della chiesa di Brusio, uno della chiesa di Poschiavo - confermano il loro battesimo, domenica 24 marzo, durante il culto celebrato nella chiesa riformata di Brusio. Raffaele Cabassi, Elia Dorsa, Emma Dorsa e Bettina Misani si presentano attraverso quattro brevi ritratti, e altrettante foto. Cliccate sui loro nomi per saperne di più, e su questo linkper un loro ritratto di gruppo.
Domenica 12 novembre, il Gruppo Attività ha accolto, nella sala comunitaria, numerosi anziani della chiesa riformata di Brusio. Pizzoccheri, vino, salumi, insalata e dolci hanno allietato la tavolata. Nel pomeriggio, Alessandra Jochum e Pierluigi Crameri, dell'archivio iStoria, hanno presentato una selezione di vecchie fotografie. Immagini risalenti a un secolo e più fa, per accompagnare i presenti in un viaggio indietro nel tempo, da Campocologno all'Ospizio Bernina. Le sorprese si sono susseguite nello scoprire, anche grazie ad alcuni spezzoni filmati, le trasformazioni subite dalla Valposchiavo nel corso del Novecento.
Nella chiesa riformata di Poschiavo è stata inaugurata la mostra "Dalla Riforma a oggi. 36 ritratti di donne". Brevi biografie, citazioni e ritratti presentano donne che hanno contribuito, dal Cinquecento ad oggi, a forgiare la chiesa e la società. Ritenute a lungo inferiori fisicamente, moralmente e giuridicamente, cancellate dai libri di storia, oggi le donne riemergono dall'ombra alla quale erano state consegnate. Ignorarle è stato un errore, ricordarle oggi permette di recuperare una parte significativa della nostra identità. "Il Grigione Italiano" ha segnalato la mostra con un articolo di Giovanni Ruatti.
La mostra è aperta tutti i giorni, dalle 8 alle 18. Nella chiesa è disponibile un libretto, in lingua italiana, che raccoglie tutte le biografie incluse nella mostra. Le biografie saranno pubblicate - una per settimana - sul sito riformati-valposchiavo.ch
Il Gruppo Attività della Chiesa riformata di Brusio ha battezzato l'evento "Candela Party": un'intera giornata dedicata alla fabbricazione di candele. Sabato 18 novembre, a partire dalle 9.30, decine di persone hanno visitato l'atelier, allestito nella sala comunitaria, per realizzare candele, colorate e decorate, in vista delle prossime festività. Piccoli e grandi hanno dato libero corso alla fantasia e fino a pomeriggio inoltrato si sono dedicati a un'allegra attività, interrotta da pause durante le quali sono stati offerti caffé, thé, pasticcini, torte e biscotti. Il ricavato della giornata sarà devoluto a favore di due progetti per l'infanzia, in Croazia e nel Burkina Faso, sostenuti già da anni dalle chiese riformate valposchiavine.
Domenica mattina, 12 maggio, alle ore 7: la campana posta in cima al campanile della chiesa riformata comincia a suonare. È il segnale che oggi ci sarà la festa di Selva. Il tempo è bello, chi vuole tra poco salirà a piedi, altri inforcano la bicicletta, alcuni aspettano il pulmino, altri ancora saliranno con mezzi privati. Poschiavo si risveglia. E intanto c'è chi già è al lavoro, a Selva, per preparare la "pulenta in flur", con latte, panna e uvetta. Una vera delizia, preparata appositamente per l'annuale festa. E intanto la campana continua a suonare.
La festa di Selva è nata nell'800, come festa della scuola riformata di Poschiavo. Col tempo il suo carattere è cambiato: da festa scolastica e per la sola chiesa di Poschiavo, si è trasformata in un evento che attira famiglie, giovani, anziani, turisti, protestanti e cattolici. Tradizionalmente a Selva si andava a piedi, oggi tuttavia le abitudini sono cambiate e il maggese si raggiunge anche in auto. Dopo il culto, celebrato nella chiesetta riformata, viene servita la polenta e i partecipanti si accomodano sui prati, al limite del bosco. Nel pomeriggio i ragazzi giocano, gli anziani si appisolano, altri discutono e scherzano. La domenica soleggiata permette di ricaricare le batterie prima di riprendere il lavoro.
Un venerdì sera insolito e stimolante, quello trascorso dagli ospiti dell'evento "Shabbat di tutti", nell'Aula riformata di Poschiavo. Miriam Camerini, candidata rabbina, accompagnata da Manuel Buda e Rouben Vitali, ha condotto il pubblico alla scoperta dei significati del sabato ebraico. Ingrediente fondamentale della serata - oltre alla musica, al canto, agli interventi di Miriam Camerini - il cibo preparato dallo chef Manuel Kanah, giunto appositamente da Milano. Oltre tre ore coinvolgenti, tra delizie per il palato, riflessioni sul valore del "non fare niente" (regola che caratterizza la "sosta" del sabato, fin dal racconto biblico della creazione), e allegra convivialità. Vedi anche il breve servizio che il Grigione online ha dedicato all'evento.
L’associazione degli organisti del cantone dei Grigioni VOGRA (Verband Organisten Graubünden) ha organizzato un’uscita sociale a Brusio, sabato 4 novembre, per conoscere da vicino l’organo Serassi della chiesa riformata. Cinque musicisti, provenienti da diverse regioni del Cantone, hanno risposto all’invito della presidente VOGRA Caroline Rosenberger e hanno affrontato il lungo viaggio fino nell’estremo sud del Grigioni. Ad attenderli, a Brusio, Roberto Nussio, il quale ha presentato agli organisti la storia della chiesa, della comunità e del prezioso strumento. E poi spazio alla musica: i cinque organisti hanno assaporato le particolari sonorità del Serassi e fatto risuonare l’antico strumento durante l’intero pomeriggio di sabato.
L’associazione VOGRA è stata fondata esattamente novant’anni fa. In occasione del giubileo, ha organizzato, nel corso del 2023, diverse gite per permettere ai propri soci di conoscere diversi strumenti nel nostro Cantone.
Minestra d'orzo, con acqua e un bicchiere di vino, ma anche un banco dolci e caffè, per il "pranzo solidale" organizzato dal Gruppo attività della Chiesa riformata di Brusio. Oltre cento le porzioni servite, in parte consumate a tavola, nella sala riformata, in parte portate a domicilio da chi preferiva condividere il pasto a casa propria. Scopo dell'azione, svolta nell'ambito dell'annuale campagna "Pane per tutti", raccogliere fondi per progetti umanitari, ma anche stare insieme per un paio d'ore. Apprezzata la presenza dei quattro giovani che si preparano alla confermazione e che hanno effettuato il servizio ai tavoli. Al termine, fatti i conti, è risultata una bella somma - oltre chf 1000 - interamente devoluta a "Pane per tutti".
